Un vino pulito prodotto da uve biologiche
Quando abbiamo ridato vita alle vigne e alla ricostruzione di quella che ora è la nostra casa, abbiamo deciso per una viticoltura biologica cercando il migliore equilibrio possibile tra piante e ambiente. Avendo ben presente che vivendo in quella casa avremmo avuto “la terra sotto alle unghie”. Per questo nel nostro “sistema vigneto”, la gestione del suolo occupa un ruolo importante sia dal punto di vista ecologico che ambientale, svolgendo una funzione di sostegno, non solo per la conservazione del suolo e della sua fertilità, ma anche per il mantenimento delle viti, condizione fondamentale per ottenere uve di qualità e quindi la premessa per un buon vino.
Nel nostro vigneto si producono uve biologiche, coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati. In cantina si esegue la vinificazione utilizzando solo i prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento 203/12. Il vino ottenuto è verificato da ICEA, organismo di controllo autorizzato dal MiPAAF: IT BIO 006 Codice Operatore D1058.
Ntoni, Frappato
Padron ‘Ntoni è il patriarca della famiglia sicula dei Malavoglia che dà il titolo al romanzo in cui si narra del tentativo da parte della famiglia di cambiare la propria condizione sociale. Il romanzo I Malavoglia è l’espressione dell’Ideale dell’Ostrica su cui si basa la convinzione che per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere legati ai valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni, per evitare che il mondo, cioè il “pesce vorace”, li divori.
Del vitigno si trova una testimonianza dell’esistenza nella zona di Vittoria (RG), di vigneti impiantati nel XVII secolo, in una lettera inviata dal Comm. Rosario Cancellieri da Vittoria al Barone Mendola (Ampelografia Italiana, 1879). Non è certo se tale vitigno fosse già esistente in quella zona prima della nascita della città di Vittoria, avvenuta intorno al XVII secolo, o se vi sia stata introdotta successivamente, derivando da essa la propria denominazione. ‘Ntoni è un vino di colore rubino tenue, con riflessi violacei e profumi fruttati (da qui il nome “frappato”), dal sapore fresco ed equilibrato.
Vitigno: | Frappato di vittoria |
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Zona di produzione: | Vizzini, contrada San Cono |
Terreno: | Medio impasto con alto contenuto di calcare |
Superficie vigneto: | 7.500 ㎡ |
Resa per ettaro: | 70 q |
Grado alcolico: | 13.5 |
Colore: | Rosso rubino con riflessi ciliegia |
Profumi: | Amarena e fragola, anguria e spezie fresche |
Sapore: | Sapidità e dolcezza tipica del frappato |
Lavorazione e affinamento: | 6 mesi in acciaio – 2 mesi in legno 2 mesi in bottiglia |
Temperatura di servizio: | 18 – 20 |
Malpelo, Nero d’Avola
Rosso Malpelo, protagonista dell’omonima Novella del 1880, è un adolescente condannato dai pregiudizi popolari a causa del suo nomignolo e del colore rosso dei capelli. Attraverso il principio cardine dell’impersonalità, Verga fa capire che i ragazzi come lui reagiscono al male che viene loro fatto, infliggendo altrettanta sofferenza e cercando di reprimere i sentimenti di compassione pur di sopravvivere. Il realismo è percepito dall’utilizzo di parole dialettali e modi di dire, per immergere il lettore nella vita popolare siciliana.
La storia e l’origine di questo vitigno si confondono con quella del gruppo dei “Nerelli” e dei “Calabresi”. Di certo il nome “Nero d’Avola”, con il quale tale vitigno è conosciuto da tempo immemorabile in Sicilia sottolinea l’importanza. Usato per secoli, nella produzione come vino da taglio, solo negli ultimi decenni s’inserisce a pieno titolo nella lista dei vini di qualità. Il nostro vino di carattere deciso e possente, si distingue per il suo colore rosso rubino intenso e brillante, vivace con riflessi violacei se giovane o granati dopo l’invecchiamento. L’aroma è complesso e presenta note di frutta rossa e spezie.
Vitigno: | Nero d’Avola |
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Zona di produzione: | Vizzini, contrada San Cono |
Terreno: | Medio impasto con alto contenuto di calcare |
Superficie vigneto: | 11.500 ㎡ |
Resa per ettaro: | 70 q |
Grado alcolico: | 14% |
Colore: | Rosso porpora intenso |
Profumi: | Piccoli frutti rossi misti a delicate spezie |
Sapore: | Deciso e prorompente, si chiude in una persistente dolcezza del tannino maturo |
Lavorazione e affinamento: | 6 mesi in acciaio – 5 mesi in legno – 3 mesi in bottiglia |
Temperatura di servizio: | 18 – 20 |
Mazzarò
Il contadino Mazzarò, è il protagonista de La Roba. Il motivo dominante di questa novella è l’avidità e l’attaccamento: la ricerca spasmodica di avere sempre più “roba”, fanno di Mazzarò un uomo che, attraverso loschi espedienti, è riuscito ad arricchirsi di sole cose materiali che lo condannano, sul punto di morte, al dolore di doversene separare.
Vino rosso prodotto con uve nero d’avola per il 60% ed uve frappato di Vittoria per il restante 40%. Ha un colore rosso ciliegia carico tendente al violaceo, in bocca si presenta secco, caldo, rotondo e armonico, vinoso da giovane e vellutato con l’età. Il bouquet è ricco di sentori floreali e fruttati. Vino rosso dal gusto vellutato, facilmente abbinabile grazie alla sua versatilità.
Vitigno: | 60% Nero d’Avola and 40% Frappato |
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Zona di produzione: | Vizzini, contrada San Cono |
Terreno: | Medio impasto con alto contenuto di calcare |
Superficie vigneto: | 7.500 ㎡ |
Resa per ettaro: | 70 q |
Grado alcolico: | 13.5% |
Colore: | Rosso ciliegia con riflessi violacei |
Profumi: | Fresche amarene e ciliege, fragole e frutti rossi in genere |
Sapore: | L’eleganza e la morbidezza del tannino immerso nella delicatezza e sapidità |
Lavorazione e affinamento: | 6 mesi in acciaio – 3 mesi in legno 3 mesi in bottiglia |
Temperatura di servizio: | 16 -18 °C |
La Capinera Inzolia
Nel romanzo Storia di una Capinera, Verga racconta la storia di Maria, la Capinera costretta dalla matrigna alla vita del convento, la quale assaporerà per un breve periodo la libertà paesana. La sua colpa è proprio quella di aver conosciuto ciò che fino a quel momento non le era stato permesso sapere e di ritrovarsi poi senza via d’uscita, fino al punto da farla precipitare nella pazzia.
L’inzolia è un vitigno molto antico, lo descrive Cupani (1696), distinguendo tre tipi di “Insolia”, di cui due a bacca bianca e una a bacca nera. Anche il Barone Mendola (1868) parla di diverse “Insolie”, specificando che la loro coltivazione “abbonda in tutti i vigneti da Marsala a Catania”. Il vino è conservato senza necessità di refrigerazione, dal momento che la cantina è situata in un area relativamente fresca (Licodia Eubea 600 m s.l.m.), senza correre il rischio di una prematura perdita di acidità. È un vino adatto a tutte le occasioni dal gusto fruttato e dal colore giallo paglierino di sapore gradevole, dal profumo delicato, con note caratteristiche della nostra Sicilia.
Vitigno: | Inzolia |
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Zona di produzione: | Vizzini, contrada San Cono |
Terreno: | Vulcanico, tendente al calcareo e argilloso |
Superficie vigneto: | 0,5 HA |
Resa per ettaro: | 70 q |
Grado alcolico: | 13.5% |
Colore: | Giallo paglierino |
Profumi: | Agrumi, pesca, mandorla |
Sapore: | Delicato e morbido |
Lavorazione e affinamento: | 6 mesi in acciaio – 3 mesi in legno 3 mesi in bottiglia |
Temperatura di servizio: | 9 C° |
Sicili Rosè
Vitigno: | Nero d’Avola 100% |
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Zona di produzione: | Vizzini, contrada San Cono |
Terreno: | Medio impasto con alto contenuto di calcare |
Superficie vigneto: | 0,5 Hk |
Resa per ettaro: | 70 q |
Grado alcolico: | 11,5% – 12% |
Colore: | Rosso ciliegia con riflessi violacei |
Profumi: | Fresche amarene e ciliege, fragole e frutti rossi in genere |
Sapore: | Sapore vellutato con una nota di acidità |
Lavorazione e affinamento: | Vinificazione senza contatto col la pelle a 15° in acciaio inossidabile, maturazione 2 mesi in legno e due mesi in bottiglia. |
Temperatura di servizio: | 9 °C |
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